Chiesa in uscita
Oggi l’idea che ci spinge avanti, è quella di una chiesa che sappia uscire dai confini delle mura parrocchiali per cercare la gente, nei luoghi di lavoro, nelle case, nelle strade, là dove si svolge la vita delle famiglie, con i loro problemi, le difficoltà di tutti i giorni e anche le gioie.
C’è il mercato, dove qualche giorno prima della Pasqua, di norma un sabato mattina, viene celebrata una Messa e benedetti tutti coloro che lavorano, coloro che vendono i vari prodotti e coloro che quotidianamente si recano tra i banchi, per comprare da mangiare, qualche volta cercando di far quadrare un bilancio familiare traballante..
Ma la Messa al mercato è solo una delle iniziative che ci portano fuori: il martedì sera ove il tempo lo consenta, la pista ciclabile è percorsa da un gruppetto di persone che col rosario in mano, snocciola le Ave Maria, tra coloro che portano a spasso i cani e chi è solito fare una passeggiata prima di andare a letto!
E poi le processioni: prima fra tutte quella col Santissimo, a maggio, e poi la via crucis durante la quale percorriamo le vie del quartiere, fermandoci a meditare le varie tappe della via dolorosa percorsa da Gesù per arrivare al Calvario.
E recentemente abbiamo ritenuto di sostituire il giro che ogni quindici giorni un gruppetto di volontari, ragazzi, ma anche papà e mamme di famiglia, facevano un po’ a turno per portare un pasto caldo ai senza fissa dimora che dormono sotto le pensiline della Stazione Termini, con un’altra iniziativa che raccoglie persone sole o in difficoltà economica per consumare insieme un pasto: è il pranzo dell’amicizia!
Chiesa che esce, che vuole cercare la gente, anche quella che non è solita frequentare perché… per tanti motivi, forse perché ha perso l’abitudine, forse perché a un certo punto della vita si è sentita estranea. Oggi Papa Francesco ci insegna a uscire da noi stessi per ascoltare le storie della gente, di tutta la gente per costruire una Chiesa diversa.