Il calcio ricreativo giovanile C.R.G. Gesù Bambino a S.P.
Dal giornalino parrocchiale dicembre 2023
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Domenica 28 gennaio: La scuola calcio anima la Messa delle 10
UN SACCO… DI CAMPIONCINI
Il colpo d’occhio nella messa di domenica 28 gennaio era suggestivo. Tutti insieme, schierati vicino all’altare, come se fossero a centrocampo prima di una finale importante: eccoli, i protagonisti della scuola calcio della parrocchia (o per meglio dire il CRG, cioè Calcio Ricreativo Giovanile). Una messa dedicata anche e soprattutto a loro, all’impegno quotidiano delle quasi cento persone – tra ragazzi, allenatori, arbitri e dirigenti – che animano questa “costola” fondamentale dell’attività parrocchiale.
Per sapere qualcosa in più abbiamo… scalato la piramide per parlare con Giuliano Barcaiolo, il presidente del CRG. L’espressione è a metà strada tra quella di un “capo” buono e comprensivo e quella del sergente di ferro. Bastone e carota, insomma. Non poteva che essere lui a raccontarci – tra ricordi del passato, impegni del presente e speranze per il futuro – l’attività della grande famiglia dei “calciatori” della parrocchia
Caro presidente, proviamo a riavvolgere il nastro. Quando e come nasce l’avventura calcistica della parrocchia Gesù Bambino a Sacco Pastore?
E’ una storia che parte da lontano, dalla fine degli anni ’90. Da quando il campetto di oggi non esisteva, tanto per capirci. E per la verità nemmeno io ero qui. All’epoca abitavo in un altro quartiere di Roma, poi le vicende familiari mi hanno riportato in questa zona ed è nato il mio coinvolgimento. Tornando alla nostra avventura calcistico-parrocchiale, la svolta arrivò nel 2007: la generosa donazione di una signora fu il “budget” che consentì il salto di qualità, insieme con l’opera fondamentale di un piccolo gruppo di volenterosi parrocchiani. Fra tutti non possiamo non citare il caro e compianto Presidente Carlo Stefàni. Furono loro gli ispiratori dell’iniziativa. Il gruppo delle mamme fece il resto, creando qualcosa di diverso e speciale.
Da quando questo gruppo si è strutturato come una vera e propria scuola calcio?
Nel 2008 nacque il CRG, il “Calcio Ricreativo Giovanile”, col contributo integrale di un gruppo di volontari. Il primo nucleo della scuola calcio fu una ventina di bambini di allora, classe 2001. Eppure si riuscì ad essere già abbastanza strutturati e competitivi per partecipare al primo “Torneo dell’Amicizia” insieme ad altre squadre delle parrocchie limitrofe. E, per la cronaca, portammo a casa anche un bel secondo posto.
Facciamo un salto di 15-16 anni in avanti, fino ad oggi. Quante sono le persone che si occupano della scuola calcio?
Siamo una quindicina di persone, tra dirigenti e staff tecnico. Siamo cresciuti nel corso degli anni, come numero, impegno ed esperienza. L’apice fu nel 2019, l’anno prima del Covid. Poi c’è stata la mazzata della pandemia e del lockdown: un biennio davvero terribile per tante cose, e logicamente anche per le attività sociali come la nostra. Nonostante queste difficoltà, però, siamo andati avanti con tanti sacrifici: in quel periodo abbiamo lavorato perfino senza il pallone, viste le restrizioni a cui dovevamo sottostare. Poi, pian piano, c’è stata una vera e propria rinascita.
C’è stata una differenza tra prima e dopo il periodo del Covid?
Sicuramente sì. Nel 2020, prima che tutto si fermasse, avevamo 6 categorie di ragazzi: dai 5 ai 16 anni. Dopo il Covid, tra mille problemi, siamo quasi ripartiti da zero. I numeri da allora sono un po’ diversi ma ugualmente incoraggianti. Abbiamo ridotto le categorie a 5: il Ludico, i Primi Calci, i Pulcini (under 11), gli Under 13 e gli Open. E a coronare il nostro impegno anche sul campo c’è stata una vittoria importante, quella dell’Oratorio Cup Straordinaria. E’ la vera chicca nella nostra bacheca.
Quanti sono i ragazzi coinvolti complessivamente
In tutto oggi sono 80 ragazzi, 16 per ciascuna categoria. Con tre tecnici per ogni gruppo (che diventano quattro per ciascuna delle due categorie più giovani). Da due anni in qua l’attività della scuola calcio è unita con quella dell’oratorio. Il gruppo dei “tutor” dell’oratorio e del centro estivo si occupa anche della scuola calcio. Esperimento riuscito, che crea una bella osmosi tra le varie attività della parrocchia. Oltretutto questo lavoro di esperienza e formazione viene anche certificato e riconosciuto: uno stimolo in più per tutti i ragazzi che si dedicano a quest’impegno.
Immaginiamo che per i tutor il lavoro nella scuola calcio sia costante e difficile: riescono a conciliarlo con lo studio o col lavoro?
Sono ammirevoli e bravissimi. Quanto a conciliare studio e volontariato, faccio due nomi fra tanti: Marco, mister degli “Under 11”, si è laureato in Giornalismo e Comunicazione; e Michela, mister dei Primi Calci 2022-23, ha fatto lo stesso, in Scienze Motorie. Hanno coronato anche nello studio un percorso di formazione che li vede protagonisti in parrocchia.
Una scuola calcio parrocchiale non può che avere un’impronta, un’attenzione particolare alla dimensione educativa e religiosa. Quant’è difficile questa ulteriore missione?
Fa parte del nostro impegno complessivo di educatori e di credenti. E’ chiaro che il perimetro nel quale ci muoviamo e operiamo non può non contare. Le stelle polari sono la disciplina, l’educazione, il decoro: a partire dalla forma. Divise, scarpe, borsoni, tutto deve contribuire a un’idea di “pulizia” e di ordine, anche mentale. Quanto alla dimensione religiosa, il momento più significativo è la Preghiera dello Sportivo: la recitiamo stando in cerchio e tenendoci per mano all’inizio degli allenamenti e di ogni partita. E poi il comportamento, tanto più importante perché applicato a un mondo come quello del calcio che spesso “deborda” sia a livelli professionistici, sia amatoriali.
Insomma non dobbiamo preoccuparci quando, passando dalle parti del campetto, sentiamo i “mister” cacciare qualche urlo con i ragazzi?
(Il presidente sorride, poi si fa serio – ndr) No, nessuna preoccupazione: ogni mister che si rispetti deve farsi sentire e far osservare le regole quando serve. Ma confesso che il nostro lavoro non è affatto semplice. Parliamo di calcio, è un gioco, ma al tempo stesso è un momento di formazione. E lo è a tutti i livelli: per i tutor, per i ragazzi e per le loro famiglie. Spesso i problemi maggiori nascono proprio nel rapporto con i genitori, con le loro aspettative e le loro richieste. Ci dev’essere una specie di continuità, di simbiosi, quasi di complicità tra chi svolge l’educazione a casa e chi lo fa sul campetto di calcio, anche se gli àmbiti sono molto diversi. Se il ragazzo riceve segnali contrastanti (magari una grande severità da una parte e una totale rilassatezza dall’altra) si crea un corto circuito e tutto diventa più complicato. Ma non ci scoraggiamo, anzi!
Domanda inevitabile, parlando di sport. Cos’è la vittoria? Cosa cercate di trasmettere da questo punto di vista ai ragazzi?
Credo che mai come nel nostro caso il risultato sul campo non sia la priorità. Vincere è bello, ci mancherebbe, e dev’essere un obiettivo ma soltanto se incorniciato in un quadro complessivo di valori positivi. Se dobbiamo immaginare uno slogan, un concetto che provi a sintetizzare tutto, non può che essere: vincere anche fuori dal campo.
Davvero per chiudere, una domanda per il presidente Giuliano. Che sogni, che speranze ha per i giovani del CRG?
Sogno un campo di calcio a 5 con un nuovo manto e l’eliminazione delle problematiche relative alla sicurezza. La speranza è che il nostro progetto sportivo ed educativo continui nel tempo come linfa vitale per la Parrocchia e per tutti i giovani del nostro amatissimo quartiere.
Gigi Cavone
Un po' di storia
In ambito CSI ha ottenuto questi risultati:
- Stagione 2016-17: 2° posto Under 14 Oratorio Cup; 6° posto (migliore parrocchia) nelle Finali Nazionali CSI a Cesenatico.
- Stagione 2017-18: 1° posto Under 16 Oratorio Cup; 1° posto all’Interregionale CSI degli Under 16.
- Stagione 2018-19: 1° posto Coppa Roma CSI Under 13.
- Stagione 2019-20: 1° posto Coppa Roma CSI Under 14 e Under 16.
A luglio del 2021, dopo il periodo difficile del lockdown, fu particolarmente felice l’affermazione del Gesù Bambino a Sacco Pastore nella Oratorio Cup straordinaria di quell’anno, grazie al “Dream Team” Under 17 di Neri & Besi. Immensa soddisfazione e lacrime di gioia per un 1° posto sognato e ottenuto.
(CSI Roma – Oratorio Cup: conclusa l’edizione straordinaria (google.com))
- Stagione 2021-22: 2° posto dei Pulcini nel Torneo CRIS ASI; 1° posto dei Pulcini e degli Under 18 nel 2° Memorial Carlo Stefàni svoltosi a giugno. Due giornate di emozioni e di gioia per ricordare Carlo giocando con passione e sportività.
- Stagione 2022-23: 2° posto al Torneo ASI CRIS (Campioni di Amicizia) con i bambini dei Primi Calci; vittoria nella Partita dell’Amicizia con il CRIS dei piccoli del GB Ludico; vittoria degli Under 12 nella Finale Silver dell’Oratorio Cup; 1° posto dei Pulcini di mister Fondacci al Torneo dedicato al padre; 1° posto dei Primi Calci nel Memorial Carlo Stefàni; 1° posto degli Under 19 nella prima edizione della Friends Cup GB.
- Stagione 2023-24: in campo nei Tornei ASI CRIS (Campioni di Amicizia e Trofeo Salvatore Marino) con Ludico e Primi Calci, e nei Tornei CSI con gli Under 11 e Under 13 (Oratorio Cup e Giocare per credere). Prima partecipazione con la categoria Open (Prima Squadra GB) al Torneo Provinciale OPEN C5 CSI e alla Coppa di categoria.
Tra gli altri appuntamenti dell’anno sono previsti: il Memorial Carlo Stefàni, il Trofeo Fondacci, le Partite dell’Amicizia, Coppa GB e Friends Cup GB.
Ogni anno ci si confronta con altre parrocchie e polisportive. Il CRG si distingue per disciplina, sportività, educazione e rispetto.
Le sedute di allenamento del CRG GB si tengono presso il campo di calcio a 5 Giovanni Paolo II di Via dei Campi Flegrei, adiacente alla Parrocchia Gesù Bambino a Sacco Pastore di Roma.
Le partite dei Tornei e gli eventi sportivi si svolgono nei campi di calcio a 5 degli impianti sportivi:
SS Flaminia Sport Center – Via dei Due Ponti 115, Roma
Palevante – Via Francesco Compagna 9, Roma
Circolo Sportivo Parco dei Pini – Via di Sant’Alessandro 354, Roma
Forza ragazzi! Forza Gesù Bambino