PARROCCHIA GESU' BAMBINO A SACCO PASTORE

L’organo “Roosevelt” del 1880

Un po’ di storia…

L’organo della chiesa parrocchiale di Gesù Bambino a Sacco Pastore in Roma fu costruito, in Svizzera, nel 1880, dalla ditta americana Roosevelt, per la Chiesa Anglicana di San Paolo entro le Mura di via Nazionale in Roma.

All’epoca questo strumento era certamente uno degli organi più grandi ed all’avanguardia di tutta la città di Roma, con tre manuali, pedaliera completa, 33 registri reali e combinazioni aggiustabili.

Verso la fine degli anni ’50 del secolo scorso la comunità di St. Paul decise di far costruire, per la propria chiesa, un nuovo organo, dando l’incarico alla ditta Vincenzo Mascioni di Cuvio (VA).  L’organo “Roosevelt”, quindi, fu smontato e messo in vendita.

In quel periodo furono ultimati i lavori della costruzione della chiesa parrocchiale di Gesù Bambino a Sacco Pastore e l’allora Parroco don Giuseppe Simonazzi pensò di dotare la comunità parrocchiale di un organo per animare musicalmente la liturgia.

Essendo venuto a sapere della messa in vendita dell’organo della chiesa di St. Paul, don Giuseppe riuscì ad acquistarlo e a dotare così la Parrocchia di uno strumento non solo molto particolare ma anche in grado di produrre un bel suono.

Caratteristiche tecniche

L’organo fu montato sul fondo della chiesa, appoggiato contro la parete, dietro l’altare maggiore, con le canne disposte “a giorno”, cioè senza una vera e propria facciata. L’architettura fonica dello strumento perciò appare subito alla vista: da sinistra verso destra si vedono le canne del terzo manuale, dentro la relativa cassa espressiva, le canne del secondo manuale, le canne del Double Open Diapason 16’ del pedale in legno, le canne del primo manuale, nella relativa cassa espressiva, e dietro le restanti canne della pedaliera.

Lo strumento è a tre manuali di 58 note e pedaliera di 30 note, la trasmissione, originariamente pneumatica, con combinazioni aggiustabili e consolle di forma tipicamente inglese, con registri a pomello, è stata elettrificata nel 1979, quando è stata sostituita la consolle originale con una nuova, con misure standard e registri a placchetta.

Canne

Le canne, di ottima fattura, sono tutte originali e le misure ben calibrate e proporzionate. 

I vari registri, molto ben caratterizzati, si fondono mirabilmente senza prevalere l’uno su l’altro in tutti gli amalgami.

I materiali usati per la costruzione delle canne sono quelli tradizionali: il legno di abete è stato usato nelle canne della pedaliera dei registri Open Double Diapason 16’, Bourdon 16’, per i manuali del Doppel Flute 8’ e del Bourdon 16’.

Sono di legno anche le prime dodici note del Flute 8’ del terzo manuale, del Flauto Dolce 8’ del secondo manuale, del Bourdon 8’ del primo manuale e della Bombarda 16’ (nodi e canaletti compresi).

Le restanti canne sono in lega di stagno e piombo in proporzioni variabili fino alle dimensioni del 4’, le canne delle ottave del 16’ e dell’8’ sono in zinco.

Somieri

I sette somieri utilizzati in questo organo sono di tipo pneumatico con membrane a perdita d’aria comandate originariamente con un sistema pneumatico e poi con l’elettrificazione della meccanica nel 1979 sono attualmente comandati con delle elettrocalamite.

Il somiere del “grande organo” di 56 note è unico e sicuramente fu montato rovesciato, infatti la parte frontale, che porta le canne della mostra che si dovevano vedere nella chiesa di St. Paul, è contro il muro di fondo della chiesa dove è attualmente installato, perciò invisibili.

Le canne del “grande organo” sul somiere sono disposte su due ali con le canne più gravi all’esterno e le canne più acute verso il centro.

Il somiere del positivo di 56 note, con la relativa cassa espressiva, si trova a destra e l’ordine delle canne è la tipica disposizione a cuspide con le note con i numeri pari da una parte ed i numeri dispari dall’altra, con la nota più grave al centro e le più acute ai due lati.

Manticeria

Il vento per l’organo viene generato tramite un unico grande elettroventilatore con motore trifase, che è sicuramente coevo alla costruzione dello strumento, perciò originale.

Il vento così generato è portato attraverso degli ampi condotti di legno a sezione quadrangolare nei cinque mantici che regolarizzano e distribuiscono alla giusta pressione l’aria in tutto l’organo.

Il recente restauro

Grazie alla consueta generosità della comunità parrocchiale di Gesù Bambino a Sacco Pastore, nel 2018, è stato portato a termine il completo restauro del monumentale organo.

Due anni di paziente preciso ed appassionato lavoro di restauro, compiuto dalle magistrali mani di due artigiani all’antica (Antonio e Michele), veri professionisti del settore, hanno riportato l’organo “Roosevelt” al suo antico splendore, nonostante i 140 anni di età.

I lavori si erano resi indispensabili ed indifferibili perché lo strumento si trovava in uno stato di conservazione piuttosto precario. La polvere e l’ossidazione che ricoprivano le canne dello strumento intasavano i corpi sonori, impedendo la libera emissione del suono e compromettendone l’accordatura.

Lo stato di deterioramento avanzato delle pelli, all’interno dei somieri, determinavano il cattivo funzionamento delle valvole, ne compromettevano il corretto funzionamento, finendo per non far suonare le canne o provocando trasuoni e fischi.

L’elettrificazione effettuata nel 1979, forse in maniera non del tutto professionale, aveva provocato danni alla meccanica, che da allora ha funzionato male; i servo meccanismi, applicati per comandare le casse espressive, si erano rivelati alquanto insicuri, al punto che non funzionavano più. I crivelli, che avrebbero dovuto reggere le canne dritte ed al loro posto sui rispettivi somieri, non riuscivano più a mantenerle, al punto che le stesse erano pericolosamente storte ed appoggiate le une alle altre.

Il concerto inaugurale

Nel giugno 2018, con uno splendido concerto per organo e coro (il nostro coro “Laudate Dominum”), è stato inaugurato lo strumento restaurato.

Oggi è così di nuovo possibile ascoltare, con vero piacere, la meravigliosa musica sacra che scaturisce dall’antico e prezioso strumento, che accompagna armoniosamente le celebrazioni liturgiche della nostra Parrocchia.

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